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Gli impianti stampati in 3D accelerano il processo di guarigione

Alla Tsunami Medical S.r.l., che è specializzata in tecnica medicale, tutto gira intorno alla colonna vertebrale. Dal 1999 l'azienda produce strumenti per interventi chirurgici mini-invasivi e per il prelievo di campioni di tessuto tramite biopsie nonché impianti, le cosiddette "spinal cage" (gabbie spinali). Questi dispositivi vengono impiantati come una sorta di distanziatori tra due vertebre adiacenti. Tsunami ama essere sempre un passo avanti: il CEO Stefano Caselli ha puntato fin da subito sulla produzione additiva. "Quando nel 2010 abbiamo iniziato a produrre gabbie con la stampa 3D, abbiamo scelto un approccio completamente nuovo", spiega Caselli. "Mentre la concorrenza limitava a trasferire gli impianti in plastica esistenti in polietere etere chetone, abbreviato in PEEK, uno a uno sulla stampa 3D, noi riprogettavamo completamente i nostri prodotti per sfruttare al meglio le proprietà biomeccaniche del titanio". Questo materiale ha infatti un vantaggio fondamentale: è biocompatibile e ha un'elasticità simile a quella delle ossa umane. Entrambe le caratteristiche sono importanti. Dato che gli impianti restano nel corpo, devono essere particolarmente durevoli e integrarsi il più velocemente possibile con le vertebre. Questo accelera il processo di guarigione.

Tsunami Medical

www.tsunamimedical.com

Fin dalla sua fondazione nel 1999, Tsunami Medical S.r.l. è diventata un'azienda specializzata in strumenti stampati in 3D per interventi chirurgici mini-invasivi e impianti spinali biocompatibili. Con 40 dipendenti in Italia, altri dodici in Croazia e undici in Australia, l'azienda sviluppa e produce soluzioni innovative che accelerano il processo di guarigione e facilitano il lavoro dei chirurghi.

Settore
Tecnica medicale
Numero di dipendenti
63
Sede
Modena (Italia)
Prodotti TRUMPF
  • TruPrint 3000

Applicazioni
  • Additive manufacturing

  • Laser Metal Fusion

  • Stampa 3D

Sfide

Di solito gli impianti spinali hanno dei fori che permettono al chirurgo di fissarli all'osso con delle viti. Caselli e il suo team decidono di non usare i fori e di costruire invece le gabbie spinali con una struttura a rete complessa. "Gli impianti in PEEK hanno bisogno di fori perché le ossa non si integrano con la plastica, quindi devono essere collegati meccanicamente", spiega l'amministratore delegato. "Al contrario, l'osso cresce senza problemi attraverso la struttura a rete dei nostri impianti". In più, la struttura rende il tutto più stabile. Un'idea geniale che funziona, come dimostra uno studio dell'Università di Cambridge: l'osso si integra con la gabbia già dopo quattro o cinque giorni.

Ma non è abbastanza. Per la prossima generazione, Tsunami sta sviluppando gabbie espandibili. I medici avranno quindi a disposizione solo una misura standard per tutti i pazienti e potranno adattare l'impianto alle esigenze individuali. Alcuni anni fa, il team di sviluppatori Tsunami ha avuto un'idea nuova: integrare un elemento meccanico direttamente nelle gabbie. Questo permette di fissare gli impianti direttamente nella colonna vertebrale. Completamente senza viti. Ciò mette tuttavia alla prova le macchine per la stampa 3D usate finora da Tsunami.

Grazie ai grandi volumi di costruzione, riusciamo a stampare fino a dieci impianti uno sopra l'altro in una sola fase di produzione, triplicando così il nostro volume di produzione.

Stefano Caselli
CEO Tsunami Medical S.r.l.

Soluzioni

"Quando creiamo nuovi prodotti, vogliamo che essi aiutino i pazienti a guarire più in fretta e rendano il lavoro dei chirurghi più facile", afferma Stefano Caselli. Per questo motivo le gabbie con un meccanismo integrato che fissa l'impianto direttamente nell'osso sono per lui un'idea promettente. Ma con le sue attuali macchine per la stampa 3D non riesce a produrle. "Queste gabbie sono davvero complesse, quindi non è facile stamparle in un unico pezzo". Ma Caselli non si arrende così facilmente. Testa una TruPrint 2000 di TRUMPF e constata che funziona! "Abbiamo provato il nuovo prodotto sulla macchina e siamo riusciti a produrlo facilmente con solo qualche piccola modifica ai parametri".

 

Realizzazione

Altri test confermano la prima impressione, ma mostrano anche che Tsunami ha bisogno di maggiore capacità. L'azienda decide quindi di sostituire la TruPrint 2000 con una TruPrint 3000. La macchina di formato medio universale è dotata dell'opzione Multilaser. Con due laser da 500 Watt, Tsunami è in grado di costruire le gabbie con il processo Laser Metal Fusion al doppio della velocità. Stefano Caselli sottolinea: "Grazie al grande volume di costruzione, possiamo anche stampare sei impianti uno sopra l'altro in un'unica fase di produzione". Con la macchina precedente, l'area lavoro più piccola permetteva di costruire al massimo quattro impianti uno sopra l'altro. "Con la TruPrint 3000 potremmo arrivare addirittura a dieci impianti. Abbiamo raddoppiato il nostro volume di produzione già oggi e potremmo persino triplicarlo sovrapponendo le gabbie in pile ancora più alte".

Oltre alle gabbie, Tsunami utilizza l'impianto TRUMPF per produrre anche le cosiddette viti peduncolari, che servono a stabilizzare la colonna vertebrale. "Abbiamo creato un tipo speciale di vite che viene stampato in 3D e che offre una biocompatibilità migliorata. La vite è porosa come l'osso, il che aiuta la guarigione ed è meno impattante nelle radiografie". Inoltre, le viti realizzate con la produzione additiva sono dal 15 al 20% più stabili a livello meccanico rispetto a quelle tradizionali.

Prospettive

Stefano Caselli è soddisfatto di aver spostato la produzione delle gabbie sulla TruPrint 3000. Ora vuole sfruttare ancora di più le potenzialità offerte dall'impianto e aumentare la produzione: "Stiamo imparando ogni giorno qualcosa di nuovo", afferma. "Al momento stiamo usando solo il dieci percento della capacità della macchina. Attualmente, per esempio, perdiamo circa un giorno nel fine settimana perché l'ordine viene completato la domenica mattina e non viene ulteriormente processato subito. Vogliamo cambiare questa situazione organizzando ancora meglio i nostri processi di produzione". Intende espandersi in nuovi mercati con i suoi impianti. Con TruPrint 3000 ha trovato la tecnologia giusta e affidabile a tale scopo.

Maggiori informazioni sul prodotto

TruPrint 3000 con opzione Multilaser
TruPrint 3000

Con la sua gestione industriale di pezzi e polvere, la TruPrint 3000 è una macchina universale di formato medio per la produzione additiva in serie. L'opzione Multilaser con due laser TRUMPF da 500 Watt o due da 700 Watt offre maggiore flessibilità e produttività. La semplice gestione di pezzi e polvere in gas di protezione garantisce una qualità costante di polvere e componenti.

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Versione: 20/05/2025